venerdì 19 gennaio 2018
ponte pietra
PONTE PIETRA
STORIA
Il ponte si colloca in un punto che fin dalla Preistoria doveva presentare un guado, punto d'incontro cruciale tra diverse vie di comunicazione a cui si deve la nascita della città di Verona. Un primo ponte in legno venne messo in opera durante la costruzione della via Postumia nel 148 a.C. nello stesso punto in cui era presente il guado, in quanto in quel luogo il fiume raggiunge una larghezza minima di 92 metri e la corrente arriva con una potenza ridotta a causa dell'ampio meandro che deve compiere. Questo è anche il motivo per cui il ponte non si trova orientato in asse con i decumani della città, la quale venne ricostruita all'interno dell'ansa dell'Adige solo dopo che divenne colonia latina, nell'89 a.C. Il ponte ligneo venne probabilmente sostituito con uno lapideo proprio in quello stesso periodo, divenendo uno dei massimi monumenti della Verona romana.
STRUTTURA
Il ponte, lungo 92,80 metri e largo 7,20 metri, marciapiedi e parapetti compresi, è costituito da cinque arcate. La spalla e le due arcate verso campagna risalgono all'epoca romana, la spalla destra con la soprastante torre, e l'arco adiacente, sono di epoca scaligera, mentre le due arcate rimanenti con il grande tondo centrale sono del periodo veneziano.
Ristoranti di Verona
RISTORANTI DI VERONA
La Griglia★★★★ Peperino Pizza & Grill★★★★
Le cartine de l'Arena ★★★★
museo archeologo
Più di 2000 anni di storia ti aspettano al Museo Archeologico di Milano, situato in uno dei più intatti e ricchi depositi archeologici della città. Tra torri romane quasi completamente conservate, suggestivi chiostri e ricche collezioni, per i visitatori è possibile fare un viaggio all’indietro nel tempo alla scoperta della storia antica della città ma non solo: Greci, Etruschi, una sezione dedicata all’arte del Gandhara completano il quadro delle antiche culture presenti in Museo.
giovedì 18 gennaio 2018
statua piazza erbe
Piazza delle Erbe (o più semplicemente piazza Erbe) è la piazza più antica di Verona, e sorge sopra l'area del foro romano. Nell'età romana era il centro della vita politica ed economica; con il tempo gli edifici romani hanno lasciato il posto a quelli medievali. Nel 2012 viene considerata la piazza italiana più amata al mondo secondo una ricerca realizzata dalla Fondazione Marilena Ferrari, che ha monitorato per un anno 100 tra le principali testate estere, e in mano a un velo e ha corona in testa
percorso
😇
percorso
Distanza tra le città Verona, Veneto, Italia e Novi di Modena, Emilia-Romagna, Italia su strade pubbliche è — km o miglia. La distanza tra i punti nelle coordinate — 61 km o 36.6 miglia. Per superare questa distanza ad una velocità media del veicolo di 80 chilometri all'ora richiede — 0.8 orario o 45.8 minuti
percorso
Distanza tra le città Verona, Veneto, Italia e Novi di Modena, Emilia-Romagna, Italia su strade pubbliche è — km o miglia. La distanza tra i punti nelle coordinate — 61 km o 36.6 miglia. Per superare questa distanza ad una velocità media del veicolo di 80 chilometri all'ora richiede — 0.8 orario o 45.8 minuti
mappa di verona
Questa è la mappa dove ci sono cambiamenti storici della città di Verona.👬
AIUTO PER RITROVARE IL PERCORSO DA SEGUIRE.
Speriamo che la mappa sia di vostro gradimento per andare in giro e non perdersi dal gruppo che ti accompagna (se avete un gruppo).👍
Buona passeggiata a tutti!!!🙋
porta borsari
PORTA BORSARI
Porta Borsari era la porta di "rappresentanza" della città romana, posta sull'accesso principale alla città, quello sulla Postumia, importante via di comunicazione, "autostrada" del passato che collegava Aquileia con Genova.
Il nome "Borsari" le fu dato nel medioevo, quando sulla porta erano posti dei gabellieri che riponevano i dazi sulle merci in ingresso all'interno di grosse borse. Il nome romano era probabilmente Porta Iovia, da un tempio dedicato a Giove che sorgeva nelle vicinanze, i cui resti sono stati ritrovati durante degli scavi alcuni anni orsono.
Ciò che rimane oggi della porta romana è solo la facciata decorativa in pietra calcarea bianca. La porta vera e propria, un piccolo fortino costruito in mattoni e tufo, è andata completamente distrutta. Sugli edifici alla sinistra della porta sono ancora visibili tracce del muro romano utilizzato come fondamenta per la costruzione di palazzi seicenteschi.
Anche Porta Borsari, come molti edifici romani di Verona, fu un'importante fonte di ispirazione per artisti e architetti rinascimentali. Il non lontano Palazzo Bevilacqua disegnato da Michele Sanmicheli, riprende, quasi una rima urbanistica, le belle colonne tortili di Porta Borsari.
Il nome "Borsari" le fu dato nel medioevo, quando sulla porta erano posti dei gabellieri che riponevano i dazi sulle merci in ingresso all'interno di grosse borse. Il nome romano era probabilmente Porta Iovia, da un tempio dedicato a Giove che sorgeva nelle vicinanze, i cui resti sono stati ritrovati durante degli scavi alcuni anni orsono.
Ciò che rimane oggi della porta romana è solo la facciata decorativa in pietra calcarea bianca. La porta vera e propria, un piccolo fortino costruito in mattoni e tufo, è andata completamente distrutta. Sugli edifici alla sinistra della porta sono ancora visibili tracce del muro romano utilizzato come fondamenta per la costruzione di palazzi seicenteschi.
Anche Porta Borsari, come molti edifici romani di Verona, fu un'importante fonte di ispirazione per artisti e architetti rinascimentali. Il non lontano Palazzo Bevilacqua disegnato da Michele Sanmicheli, riprende, quasi una rima urbanistica, le belle colonne tortili di Porta Borsari.
Arco dei Gavi
L'ARCO DEI GAVI
L'Arco dei Gavi venne eretto lungo la via Postumia, non distante dal punto in cui a questa si congiungeva la via Gallica, e a circa 500 metri da porta Borsari. Il luogo in cui venne realizzato lo fece risultare una quinta scenografica, infatti giungendo dalla città delimitava il principale asse stradale della città, mentre giungendo dalla campagna aveva come sfondo le mura della città e la scenografia del monumentale colle San Pietro, su cui sorgevano il teatro romano cittadino e un tempio pagano.
L'Arco venne distrutto dai napoleonici nell'agosto 1805, ufficialmente per ragioni di viabilità. I blocchi che formavano l'Arco finirono depositati, dopo alcune sistemazioni momentanee, sotto gli Arcovoli dell'Arena, e vennero riutilizzati solamente nel 1932 per essere ricomposti non più nella sede originaria, ma in una piazza a breve distanza, di fianco a Castelvecchio. Il luogo in cui sorgeva originariamente l'Arco è individuabile grazie ad un rettangolo di marmo visibile sulla carreggiata della strada di fronte al castello.
porta dei leoni
PORTA DEI LEONI
La porta dei Leoni in epoca repubblicana era costituita da due facciate in cotto con profilature decorazioni e modanature in tufo, una facciata rivolta alla campagna e l'altra alla città. Dovevano essere sostanzialmente identiche nelle strutture, formate da due fornici larghi 330 cm e alti 525 cm sopra i quali concludeva la prima parte della costruzione una coronazione ionica in tufo a cresta d'onda alta 95 cm, per un totale di 694 cm. Seguiva poi un primo piano con sei finestrelle alte 158 cm e larghe 60 cm scandite da piatte lesene di tufo: per una altezza totale di questa fascia di 291 cm, completata da una cornice dorica alta 101 cm, classicamente composta da metope decorate con bucrani vittati (decorati con benda), rosette e patere, e intervallate da triglifi. Il tutto listato da un geison (fascia decorata) con protomi leonine. La completezza della decorazione farebbe supporre questa come conclusiva della facciata, che invece prosegue con un'altra serie di sei finestre alte 180 cm e larghe 60 cm, ritmate da semicolonne alte 209 cm; doveva quindi esserci una cornice finale sporgente per un totale complessivo di circa 13 metri.
museo archeologico di verona romana
😊
MUSEO ARCHEOLOGICO
MUSEO ARCHEOLOGICO
- Realizzato nelle sale dell'ex convento quattrocentesco di San Girolamo, sovrastante il Teatro Romano, il Museo Archeologico di Verona raccoglie vasi, mosaici, sculture, oggetti in vetro ed utensili provenienti da varie necropoli, iscrizioni sacre e sepolcrali, parti dell'acquedotto romano tracciato sul ponte Postumio e antichi elementi che formavano le preziose ed elaborate decorazione.
Il dinosauro del museo è un T-rex
L'immagine 2 è il museo da fuori nelle condizioni attuali.
Il museo archeologico presenta statue di famosi protagonisti della nostra storia.
L'entrata del museo a lo stemma con su scritto MUSEO ARCHEOLOGICO AL TEATRO ROMANO.
VERONA ROMANA : Arena
VERONA ROMANA : Arena
ESTERNO
Le sue arcate riflettevano esattamente gli ambienti vuoti sottostanti la cavea , mentre gli enormi pilastri riassumevano e ultimavano le linee di forza che provenivano dall interno .
INTERNO
Le arcate del primo ordine sono alte 7,10 m, quelle del secondo 6,30 m, mentre quelle del terzo 4,50 m: questa disposizione delle altezze accentua, se visto dal basso, l'impressione dello slancio verticale.
casa Romeo e Giulietta
❤Romeo & Giulietta❤
ROMEO E GIULIETTA: TRAMA Questa celebre tragedia di Shakespeare narra le vicende di due famiglie di Verona che si odiano: i Montecchi e i Capuleti, ma soprattutto racconta la storia d’amore tra due ragazzi di queste famiglie: Romeo e Giulietta. Romeo, invaghitosi della giovane ad una festa, se ne innamora seduta stante e, grazie ad una dichiarazione che lei ricambia, decide di proporle un matrimonio segreto. Il giorno dello sposalizio però Romeo viene coinvolto in una rissa e, anche se prima cauto, diviene furibondo quando viene ucciso Mercuzio. Per la rabbia uccide Tebaldo, cugino di Giulietta. Scoperto, è costretto a fuggire a Mantova. Intanto Giulietta è costretta a sposare un gentiluomo, ma, su indicazione di Frate Lorenzo, d’accordo con i due giovani amanti, beve un narcotico che la fa sembrare morta per 40 ore. Il Frate cerca di recapitare a Romeo la notizia del piano, ma tutto sfuma perchè il messaggio non arriverà mai a Romeo. Per questo il giovane crede che la sua amata sia realmente morta. Romeo, addolorato, si reca al sepolcro di lei e beve un potente veleno che lo fa morire accanto alla sua sposa segreta. Finito l'incantesimo, Giulietta si sveglia e, compreso l’accaduto, si trafigge con un pugnale.
ROMEO E GIULIETTA: TRAMA Questa celebre tragedia di Shakespeare narra le vicende di due famiglie di Verona che si odiano: i Montecchi e i Capuleti, ma soprattutto racconta la storia d’amore tra due ragazzi di queste famiglie: Romeo e Giulietta. Romeo, invaghitosi della giovane ad una festa, se ne innamora seduta stante e, grazie ad una dichiarazione che lei ricambia, decide di proporle un matrimonio segreto. Il giorno dello sposalizio però Romeo viene coinvolto in una rissa e, anche se prima cauto, diviene furibondo quando viene ucciso Mercuzio. Per la rabbia uccide Tebaldo, cugino di Giulietta. Scoperto, è costretto a fuggire a Mantova. Intanto Giulietta è costretta a sposare un gentiluomo, ma, su indicazione di Frate Lorenzo, d’accordo con i due giovani amanti, beve un narcotico che la fa sembrare morta per 40 ore. Il Frate cerca di recapitare a Romeo la notizia del piano, ma tutto sfuma perchè il messaggio non arriverà mai a Romeo. Per questo il giovane crede che la sua amata sia realmente morta. Romeo, addolorato, si reca al sepolcro di lei e beve un potente veleno che lo fa morire accanto alla sua sposa segreta. Finito l'incantesimo, Giulietta si sveglia e, compreso l’accaduto, si trafigge con un pugnale.
Teatro Romano
Il teatro è un edificio usato per spettacoli pubblici. Nell'antica Roma veniva usato per le rappresentazioni teatrali (vedi teatro latino).
I teatri romani furono costruiti in tutte le aree dell'impero, dalla Spagna, al Medio Oriente. A causa della capacità dei Romani di influenzare l'architettura locale, numerosi teatri in tutto il mondo hanno caratteristiche univocamente romane e facevano balli, canti, poesie e coreografia all'interno c'era la cavea il palco l'orchestra il muro di fondo della scena con colonne e nicchie è ingresso laterale al palco.
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